25/10/2015 – Anche in trasferta, la squadra guidata dal tecnico Dan Pavel si conferma vinttoriosa e batte il CUS Torino, nella seconda giornata di campionato U16 élite.
Il Genova Levante si fa vedere fin dai primi minuti, ma sono altrettanto bravi i ragazzi del Torino nel respingere le offensive, cercando di impostare la partita sulla fisicità, loro caratteristica predominante. Numerosi capovolgimenti di fronte, ma bisogna aspettare il quarto d’ora per vedere sbloccarsi il risultato quando, in seguito ad un fallo ed approfittando della posizione favorevole, la compagine piemontese effettua un calcio di punizione portandosi in vantaggio (3-0). Il Genova Levante esegue azioni corali di avanzamento ma non riesce a finalizzarle, mentre il Cus Torino, approfittando di un errore difensivo dei liguri, mette a segno una meta a la trasforma per il 10-0. Poco prima del termine del primo tempo, i ragazzi di Dan Pavel articolano l’offensiva vincente ed è con il n. 11 Odone e la successiva trasformazione del n.10 Prampi che accorciano le distanze chiudendo il parziale sul 10-7.
Nel secondo tempo, la partita non cambia il suo andazzo, con offensive liguri arginate dai piemontesi e continui capovolgimenti di fronte. I genovesi però sono più bravi nelle azioni corali ed è in seguito ad una di queste che il n .13 Vimercati conclude in meta ed è di nuovo compito dell’ apertura Prampi trasformare la meta ribaltando il risultato, portato sul 10–14. Negli ultimi minuti il CUS Torino tenta il tutto per tutto, schiacciando il Genova Levante nei propri cinque metri, ma il cuore dei liguri sventa più volte la possibilità di meta, opponendosi efficacemente agli attacchi pesanti del Torino. Risultato finale CUS Torino–Genova Levante 10–14.
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Formazione Genova Levante:
15 Iametti 14 Zoratti 13 Vimercati 12 Armijos Bladi 11 Odone 10 Prampi 9 Romano Lorenzo I 8 Bocchino 7 Giuffrè 6 Romano Lorenzo II 5 Matulli 4 Solaro 3 Chiapolino 2 Barisone 1 Barone
All. Dan Pavel
A disposizione: 16 Nacci 17 Bianchi J. 18 Ferrari 19 Bianchi N. 20 Calabrese 21 Motta.
Alessandro Fossa